Banzai!

Alla ricerca dell’Usignolo del Giappone

Data Inizio:
Data Fine:
Referenti: Domenico Verducci, Erio Bosi, Luca Puglisi, Mauro Del Sere e Paolo Sposimo

calendario attività

GEN  FEB  MAR  APR  MAG  GIU  LUG  AGO  SET  OTT  NOV  DIC 
                       

descrizione

Obiettivi del progetto
Definire con maggior precisione la distribuzione della specie.
Valutarne la consistenza.
Descrivere l'habitat frequentato.
Valutare se vi sono differenze distributive e di habitat stagionali.

L'Usignolo del Giappone è un uccellino originario dell'Asia orientale che, partendo da soggetti di  allevamento posti in libertà, sta dando vita al di fuori del suo areale di origine a numerose popolazioni naturalizzate. Questo sta accadendo anche in Italia ed in Toscana. Per saperne di più viene proposto questo nuovo progetto che ha l'obiettivo di definire con maggior precisione la distribuzione della specie, valutarne la consistenza, descrivere l'habitat che frequenta, valutare se vi sono differenze distributive e di habitat stagionali.
Popolazioni consolidate di questa specie sono oggi presenti a cavallo delle province di Lucca e Pisa e di Prato e Firenze; ulteriori singole segnalazioni vengono dalle province di Siena (Murlo) e Grosseto (Punta Ala); non si esclude la sua presenza anche in provincia di Massa, dal momento che un nucleo ben stabilito è presente in Liguria, appena oltre il confine regionale.
Per aderire al progetto è sufficiente dedicare una giornata in inverno (20 dicembre-6 gennaio) ed una in primavera (20 apr-20 mag), lungo un percorso ed un'area stabilita insieme ai gruppi di coordinamento (vedi oltre). Nei due periodi dell'anno bisognerà tornare negli stessi posti. E' possibile anche aderire direttamente in occasione del secondo periodo di rilevamento, andando a cercare l'Usignolo del Giappone in nuove aree. Nel corso dei rilievi primaverili, poi, sarebbe particolarmente importante arrivare a trovare qualche nido.
Inoltre, chiunque abbia dati relativi anche agli anni passati, è pregato di darne comunicazione.


L'Usignolo del Giappone frequenta ambienti con una folta copertura vegetale arbustiva e semi-arbustiva, generalmente in esposizioni fresche, dove si alimenta prevalentemente di invertebrati, bacche e frutti, che raccoglie sulla vegetazione e sul terreno. Sono note osservazioni realizzate presso boschetti di bambù (apparentemente in modo particolare per i dormitori), vegetazione ripariale, impluvi, roveti, che si sviluppavano in condizioni fresche ed umide.
 
Forma gruppi sociali composti da numerosi individui in inverno; in periodo riproduttivo sembra che le coppie nidifichino separatamente all'interno di home range che però si sovrappongono, mentre gruppi di qualche individuo sono osservati tutto l'anno.
 
I dati che raccoglieremo ci serviranno a comprendere abitudini e comportamenti degli Usignoli del  Giappone toscani.

metodi

Compiere i rilevamenti nel corso di due periodi (uno a fine dicembre-inizio gennaio, uno a fine aprile-inizio maggio)
I rilevatori, eventualmente organizzati in squadre, decidono il giorno in cui operare ma si accordano con il coordinatore per la scelta dell'area da visitare.
I rilevatori si fermano in aree ritenute idonee alla specie e ne rilevano l'eventuale presenza (possibilmente numero di individui ed una sommaria descrizione dell'habitat).
In caso di assenza della specie prendono comunque nota del posto dove l'hanno cercata (cioè ne memorizzano le coordinate); sarebbe molto gradito annotare gli altri uccelli presenti, soprattutto se si fa coincidere la ricerca dell'usignolo del Giappone con un Conteggio di Natale.
Gli stessi punti devono essere visitati nel corso dei due rilevamenti annuali. Nella sessione primaverile si possono aggiungere nuove aree da esplorare ala ricerca della bestiola. Per identificare i punti visitati, questi devono essere riportati in Cronaca anteponendo all'eventuale nome del sito la sigla "UG" (es. UG-Calci); se il sito non ha nome aggiungere le proprie iniziali ed un numero progressivo a due cifre (UG-LP01). È importantissimo riportare esattamente le coordinate dei punti visitati.

Coordinamento:
Per cercare di massimizzare la copertura del possibile areale toscano dell'Usignolo del Giappone, è opportuno coordinarsi con gli altri. Pertanto chi vuole partecipare contatti Domenico Verducci, Erio Bosi e Luca Puglisi, per Lucca e Pisa, Mauro Del Sere e Paolo Sposimo per Prato e Firenze

Riconoscimento: l'Usignolo del Giappone può essere molto difficile da vedere, ma è piuttosto vocifero; il fatto che i diversi individui del gruppo si richiamino continuamente e svolazzino nella  vegetazione attira facilmente l'attenzione, soprattutto se contattati a breve distanza. Sono verdi con becco, petto e ali colorate. I maschi dovrebbero avere petto giallo-arancio e becco rosso di colore più vivido delle femmine. Nei giovani il becco dovrebbe essere più scuro, petto e colorazione delle ali più smorte e corpo più grigiastro.


Qui è possibile vedere alcuni video di Usignoli del Giappone in azione.
(notare la sagoma e la coda forcuta, spesso le sole cose apprezzabili nel chiaro-scuro della vegetazione).
 
Voce: sembra che il maschio possa produrre un canto variato in periodo riproduttivo, ed uno piuttosto semplice e stereotipato prodotto nel corso di tutto l'anno.
Altre vocalizzazioni includono differenti richiami, tra cui versi di allarme, talvolta dal suono aspro. Sia il canto che alcuni richiami possono superficialmente ricordare la Capinera. Qui potete trovare alcune registrazioni: canto1 (forse la migliore), canto2, canto3, richiami, canto più variato e richiami.


Dove cercarlo
In queste due mappe sono evidenziati, con i bordi più spessi, i fogli della Carta Tecnica Regionale (come in AT10K) in cui la specie è stata rilevata; le mappe riportano anche le aree abitate ed i limiti comunali, per facilitarne la comprensione (clicca sulle immagini per ingrandirle). Per l'area di Lucca e Pisa, l'area in rosso individua l'areale potenziale della specie in cui sarebbe bene cercarla. Per quanto riguarda la zona pratese-fiorentina, le due sottozone dove sono mostrate segnalazioni (Calvana e Pontassieve - basso Mugello), grazie ai rilievi invernali e alla raccolta di dati presso altri osservatori, si sono dimostrate parte di un unico  areale, che dovrebbe comprendere alcune zone di presenza abbondante dell'Usignolo del Giappone, alternate ad altre dove la specie è assai più rara o del tutto assente. Quindi occhio a tutta la zona collinare subito a nord di Firenze, dal Monte Ferrato (Prato) fino a Rufina - Londa.

risultati


 

Immagini


/public/elba/biancone.jpg?IdGalleriaImmagini=13&IdPaginaTestuale=associazione&IdProgetto=20  /public/elba/camperos.jpeg?IdGalleriaImmagini=13&IdPaginaTestuale=associazione&IdProgetto=20  /public/elba/cicogna nera.jpg?IdGalleriaImmagini=13&IdPaginaTestuale=associazione&IdProgetto=20 
/public/elba/falco di palude.jpg?IdGalleriaImmagini=13&IdPaginaTestuale=associazione&IdProgetto=20  /public/elba/ospiti stranieri2 frank willer cugino di tex, americano di lucca.jpg?IdGalleriaImmagini=13&IdPaginaTestuale=associazione&IdProgetto=20  /public/elba/giovane pecchiaiolo in fase chiara.jpg?IdGalleriaImmagini=13&IdPaginaTestuale=associazione&IdProgetto=20 
/public/elba/i puntini sul mare sono capovaccai.jpg?IdGalleriaImmagini=13&IdPaginaTestuale=associazione&IdProgetto=20  /public/elba/maschio di falco pecchiaiolo.jpg?IdGalleriaImmagini=13&IdPaginaTestuale=associazione&IdProgetto=20  /public/elba/nibbio bruno.jpg?IdGalleriaImmagini=13&IdPaginaTestuale=associazione&IdProgetto=20 
/public/elba/sparviere.jpg?IdGalleriaImmagini=13&IdPaginaTestuale=associazione&IdProgetto=20